Nella campagna romana si usa il termine”abbacchio” per indicare l’animale che è macellato intorno alle 3-4 settimane di vita e si è alimentato esclusivamente con latte materno. Mentre il termine “agnello” sta ad indicare l’animale macellato intorno 8-10 settimane di vita e la sua alimentazione non è solo di latte materno.
La carne d’abbacchio è molto digeribile, ricca di proteine e Sali minerali. Ricca di potassio ed è una buona fonte di ferro.
Questa ricetta che sto condividendo con voi, mi è particolarmente cara perché mi riporta indietro con il tempo e quindi all’infanzia…Questo piatto veniva cucinato durante il periodo pasquale da mia nonna…
Ingredienti :
- 1kG. Abbacchio tagliato a pezzi;
- 1 Rametto di rosmarino;
- 5 foglie salvia;
- 1 Rametto di timo;
- 1 foglia di alloro;
- 2 Spicchi d’aglio;
- Olio d’oliva;
- Aceto bianco;
- Vino bianco;
- Sale;
- Pepe nero
Preparazione:
Prendere un litro d’acqua ed aggiungere un bicchiere d’aceto, quindi immergerci l’abbacchio per circa un mezz’ora.
Prendere una padella antiaderente e mettere l’olio d’oliva, circa 4 cucchiai, e farlo scaldare insieme ai due spicchi d’aglio. Prendere l’abbacchio ed asciugarlo tamponandolo con della carta assorbente; quando l’olio sarà diventato caldo mettere l’abbacchio, poi le erbe aromatiche e quindi sale e pepe. Lasciar rosolare per qualche minuto, poi mettere un bicchiere di vino bianco e lasciar evaporare. Coprire con un coperchio e far cuocere per 40 minuti circa. Per raggiungere la cottura, se necessario, aggiungere un pò di acqua calda. Terminare la cottura facendo restringere il liquido di cottura e rosolare l’abbacchio. La carne dovrà risultare tenera.